Diario di bordo anno astrale 1995:
- Sabato 10 Giugno - Ore 8.00, è ora di partire, piove a dirotto ma Margherita, Daniela, Giorgio, Ignazio ed io non ci scoraggiamo, così arriviamo a Cornalba dove ci aspettano i parapendisti per caricare il materiale (tanto) sulla teleferica; noi invece dovremo superare a piedi i 700 m di dislivello che ci separano dalla capanna “Primavela”.  
Un’ottimo pranzo al calduccio (grazie Paolo!) e un riposino, quindi alle 17.00 ci avviamo verso la baita di Casere Alte portando lo stretto necessario per la cena e la notte; alle 23.00 tutti a nanna, fuori piove.  
- Domenica 11 Giugno - Sveglia alle 10.30, GRANDINA, quindi, senza fretta, pensiamo alla colazione: caffelatte vero, con latte-latte di mucca-mucca (grazie Ignazio).  
Già che la brace è bella viva cuciniamo un prelibato risotto ai funghi; verso le 16.30 Margherita, Daniela e Ignazio scendono a Cornalba, io e Giorgio restiamo a contemplare la pioggia e ad ascoltare l’ossessivo verso dei cuculi.  
- Lunedì 12 Giugno - Ore 10.22, la sveglia “biologica” di Giorgio è più efficiente di quella elettronica che alle 8.30 non si è sentita, piove... passiamo quasi l’intera giornata a riordinare i materiali, a far legna e a fantasticare su ciò che la montagna ancora ci nasconde.  
Verso sera smette di piovere, ma ormai è troppo tardi per muoverci.  
- Martedì 13 Giugno - Ore 8.00, questa volta la sveglia ha funzionato!  
Non piove, quindi facciamo una battuta nella zona sopra Casere Alte e poi percorriamo la cresta che sale verso la Cima della Spada, dopo alcune ore di scarpinamento gli unici due buchi sono... i nostri!  
Nel frattempo ha ripreso a piovere con lampi e fulmini, così siamo costretti a tornare di corsa alla baita.  
Ore 17.00, la pioggia si placa e ci muoviamo verso la baita Piazzoli, rivediamo alcune doline della zona ma sono ostruite da ghiaccio; contrariamente all’anno scorso non c’è nessuna presenza di aria.  
Saliamo verso il ripetitore SIP (oops, Telecom...), poi andiamo alla cima Campelli e quindi scendiamo verso la baita dei Fop dove altre doline segnate sulla carta meritavano di essere ispezionate.  
Ore 21.00, rientriamo alla baita; bilancio della giornata: Km tanti, grotte zero.  
- Mercoledì 14 Giugno - Ore 9.00, sveglia; tempo da maghi...  (maghicazzocel’hafattofare!).  
Rivisitiamo la grotta del Teo-rema: nulla di nuovo; ci raggiunge Gianni Merelli, grande conoscitore e amante dell’Alben, che ci porta pane fresco, petti di pollo e formaggio.  
Divoriamo tutto nella baita Piazzoli (ha ripreso a piovere a dirotto...).  
Ore 18.00. rientriamo alle Casere Alte e io faccio una capatina alla capanna dei parapendisti a recuperare un po’ di scorte alimentari che avevamo lasciato lì, alle 19.00 sono di ritorno e ceniamo.  
- Giovedì 15 Giugno - Ore 10.00, ci incamminiamo verso la vetta dell’Alben e visioniamo due buchetti neri che visti dal basso promettevano bene, ma sono solo nicchie.  
Alle 12.00 siamo in vetta; scendendo rivediamo alcuni buchi segnati da altri speleo nel ‘78 sotto il passo la Forca, uno di questi (segnato A4) ci incuriosisce: scendiamo in libera un P10, poi un P5 e quindi ci arrestiamo in cima ad un P15 per mancanza di attrezzatura.  
- Venerdì 16 Giugno - Ore 9.40, sveglia, cielo sereno, torniamo in A4 per continuare l’esplorazione e topografare tutto, arrivati sul P15 riusciamo a scenderlo in libera, abbiamo tre sacchi di materiale.  
Il fondo dà, sia a destra che a sinistra, su strettoie impraticabili, noi tentiamo di disostruire quella a destra, più ventosa e promettente: col solo martello concludiamo poco, però il lancio del sasso aldilà della strettoia ci preannuncia un P20: comincia a sentirsi la voce di Odino...  
Dopo qualche ora di smartellamento il freddo molto intenso ci vince e molliamo tutto, alle 16.00 usciamo e tornando in baita diamo una rapida occhiata ad alcuni pozzi (max 20m) nei dintorni.  
- Sabato 17 Giugno - Ore 9.00, sveglia, cielo sereno, solo alle 11.40 ci scolliamo dalla baita e ci avviamo pigramente verso A4 (Wotan), alle 13.00 siamo sulla strettoia col trapano e... bim bum bam.  
Alle 18.30 si passa, vado io, però il P20 non lo scendo perché è tardi, ho freddo e sono fradicio, torneremo, alle 20.10 siamo fuori.  
- Domenica 18 Giugno - Ore 8.30, sveglia e colazione, oggi torniamo a casa, alle 11.30 portiamo il primo carico di materiale verso la teleferica, ci attende Emilio che lo manda a valle mentre facciamo il 2° carico e così scendiamo alla partenza della teleferica dove Ignazio ci aiuta a portare tutto alle auto. Si torna a casa.  
 
 
 Testo di:
Teo Zambelli